25 novembre 2024
Un’installazione per ricordare le vittime dei femminicidi
Una mostra interattiva, all’insegna della speranza, realizzata dalle studentesse Martina Bassola, Isabella Bordoni, Lara Datelmi, Micaela Del Zio, Sofia Formolli, Caterina Munarini e Matilde Radaelli coordinate dai docenti Giulia Gianoli, che fa parte del sodalizio sondriese tutto al femminile Argonaute, e Gianluca Moiser.
Per esempio c’è una fede nuziale accanto alla storia di Franca Viola, prima donna italiana ad aver rifiutato il matrimonio riparatore pubblicamente, diventata emblema della crescita civile dell’Italia nel secondo dopoguerra, mentre c’è una scimmietta di peluche accanto alla tragica vicenda di Sarah Scazzi - il delitto di Avetrana.
Ogni visitatore, studente, prof o cittadino qualunque, potrà inoltre lasciare un segno tangibile del suo passaggio. Una riflessione su un post-it da attaccare su un mega poster o nella sezione in cui campeggia la scritta “Un pensiero” riservata a quel che è stato o in quella adiacente il cui titolo è “Una speranza”, affinché i soprusi e la violenza contro le donne possano finire.
Link al servizio de La Provincia