A star is born

Gli alunni delle classi terza A e terza B Liceo scientifico, guidati dai docenti Giulia Gianoli e Gianluca Moiser, partecipando al concorso "Donne e ricerca in fisica: opportunità, ostacoli e sfide" promosso dal Cnr-Irpps e dall'Infn, hanno realizzato un video sulla signora dell'astrofisica italiana. Il video è nato da un brainstorming e dalla conseguente associazione di idee effettuati nelle due classi ragionando sul tema oggetto del concorso.

La creatività di gruppo ha fatto emergere la figura di Margherita Hack come quella di una donna che ha saputo rappresentare la ricerca scientifica, sia con il suo lavoro che con la sua grande capacità comunicativa. Gli studenti hanno quindi iniziato a scandagliare Internet a caccia di frasi e immagini che rispecchiassero la sua figura, il suo pensiero e l’immagine che il mondo aveva di lei. A questa ricerca hanno partecipato tutti gli studenti, avvalendosi di una classe virtuale creata appositamente, dove hanno potuto condividere i loro contributi. Il risultato è a sua volta un brainstorming, costruito seguendo un filo logico che non dovrebbe sfuggire a chi guarda il video. Le riprese e le registrazioni, seppur con i loro limiti, hanno il pregio di aver reso protagonisti i ragazzi, essendo state fatte interamente con i loro mezzi, gli smartphone. Sul piano delle immagini, o iconografico, si è scelto di accostare la semplicità della persona alla difficoltà e alla grandiosità della materia affrontata e dei contributi dati dalla scienziata, quindi immagini anche buffe, e comunque molto umane, della Hack, alternate a immagini straordinarie dell’universo e delle stelle. Il messaggio, quindi, è che si può arrivare a risultati straordinari anche attraverso la semplicità. Coerente con questo messaggio il video si struttura in frasi brevi ed efficaci. Inoltre la scelta di associare la grande astrofisica a una star vuole far riflettere su chi siano le donne protagoniste del nostro tempo, della nostra storia. Le star non sono solo attrici e cantanti e Margherita Hack ne è la dimostrazione, in quanto è dotata di un carisma che ha saputo affascinare ragazzi e ragazze, senza necessariamente mettere in gioco gli stereotipi della donna di successo. L’esperienza e la vita di Margherita Hack possono essere un esempio e un incentivo a smuovere i pregiudizi che gravano ancora sul ruolo e sull’immagine delle donne nell’ambito dello studio delle materie STEM e della ricerca scientifica.

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